giovedì 20 dicembre 2012

13 dicembre - Wayanand National Park

Facciamo passare la mattinata giocando a carte e poi saliamo su un bus - ovviamente senza finestrini - che ci porterà a Sultan Batery, città dalla quale partiremo per visitare il Wayanand national park che, come dice la lonely planet, "è uno dei posti in cui è praticamente impossibile non vedere gli elefanti selvatici".

A metà tragitto scopriamo di essere su un autobus sbagliato, che va nella stessa direzione, ma gestito da un'altra compagnia e dobbiamo ricomprare il biglietto. Viaggiamo per tre ore con le ginocchia in bocca e molto stretti, con infinite buche che ci fanno sbattere le ginocchia sul metallo davanti a noi, ma l'aria che si fa sempre più fresca e una vista paradisiaca fuori dal finestrino ci allietano il tragitto.Dopo aver trovato una sistemazione torniamo su un bus che ci riporta all'ingresso del parco. Il bus si riempie pian piano di bambini di ritorno da scuola che, passata la prima timidezza, si fanno avanti. Tutti vanno da un bambino a farsi tradurre le domande e poi ci chiedono le solite cose: nazione, nome, matrimonio… 


Quando ci chiedono dove stiamo andando rispondo che andiamo a vedere le tigri, ma nel dirlo alzo la voce su "tigers" e spavento il bullo di turno avvicinandomi e facendo la mossa di graffiarlo. Tutti scoppiano in una grassa risata, tranne un bambino che stava per cadere dal bus.Affittiamo una jeep e entriamo nel parco nazionale. Vediamo piante di sandalo, termiti impressionanti, vespai, cerbiatti, pavoni selvatici, galline selvatiche, un paio di scoiattoli enormi, un bufalo selvatico, ma niente elefanti.


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