lunedì 28 gennaio 2013

30 dicembre - come direbbe Roberta Luzi, il palo di zucchero

Ci svegliamo tardi e ancora ubriachi e decidiamo di andare a vedere il Cristo. Arrivati a prenotare il treno che ci porta sul Corcovado ci dicono che il prossimo treno disponibile è alle 19.00. Decidiamo allora di riempire la giornata andando sul Pan De Azucar.

Anche qui la coda non scherza, ma dopo circa un paio d'ore riusciamo a salire. La vista è mozzafiato e la compagnia, che non conoscevo affatto, risulta essere perfetta. 

Il pane di zucchero è composto da due montagne che sovrastano Rio, nella prima la vista è limpida e meravigliosa, ma quando saliamo sulla seconda ci attende un'enorme nube che ci avvolge, ci rinfresca e ci impedisce di vedere a più di un metro da noi. Incontriamo però alcuni animali strani, come una sorta di miniscimmia incrociata con un orsetto lavatore, un piccolo mostriciattolo che non assomiglia a nulla di ciò che ho visto in vita mia. 

Usciamo dalle nubi e torniamo sul Corcovado che inizia a piovere; decidiamo allora di rimandare al giorno successivo e torniamo in ostello.

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